Videosorveglianza e conservazione delle immagini

Telecamere di videosorveglianza wireless da esterno senza fili

Se stai pensando di installare un sistema di sicurezza, con telecamere di videosorveglianza magari wireless, per proteggere la tua abitazione, la tua azienda o un negozio, sappi che dovrai tenere conto di alcune regole e della normativa sulla privacy. Per sapere tutto sulla conservazione delle immagini di videosorveglianza, per quanto tempo puoi tenerle e con quale scopo, leggi questo articolo.

Registrazione telecamere di videosorveglianza luoghi di lavoro

Quando parliamo di registrazioni dei sistemi di videosorveglianza bisogna per prima cosa distinguere tra:

  • aziende e luoghi di lavoro;
  • attività commerciali;
  • case private.

Di base il fine delle immagini di videosorveglianza è sempre lo stesso, ovvero garantire la sicurezza mentre si rispetta la libertà individuale. Ciò che cambia a seconda del luogo sono le normative di legge. 

Mentre per un’abitazione privata non si devono richiedere i permessi, nei luoghi pubblici e di lavoro, esposti a persone e dipendenti è obbligatorio. Chiunque stia per accedere a un’area videosorvegliata in un posto pubblico, deve essere informato tramite appositi cartelli della presenza delle telecamere.

Il datore di lavoro che intende installare sistemi di sicurezza, che possono controllare l’attività dei propri dipendenti, come nel caso della videosorveglianza, è tenuto a rispettare, oltre al Regolamento (UE) 679/2016 (GDPR), l’art. 4 della Legge n. 300/1970 (Statuto dei lavoratori) sulla tutela della privacy. La legge vieta, infatti, che il personale venga sorvegliato.

Non sarà sufficiente che l’azienda sottoscriva un accordo con il personale, oppure l’affissione di un cartello che avvisi la presenza delle telecamere e, quindi, la possibilità di essere ripresi, lo dovrà sottoscrivere anche con i sindacati e l’ispettorato del lavoro, in cui dovrà specificare lo scopo e come funziona il sistema di videosorveglianza. Si possono istallare delle telecamere di sicurezza in ambienti di lavoro per la sicurezza, la tutela del patrimonio aziendale, esigenze organizzative e produttive.

Immagini telecamere per abitazioni e condomini

Nei condomini si possono montare videocamere di sicurezza solo dopo esito positivo dell’assemblea condominiale e seguendo le norme previste dal Codice della privacy. Devono essere affissi i cartelli per avvisare che la zona è sorvegliata e le registrazioni possono essere fatte solo in zone d’interesse delle parti comuni, come entrata, cortile, garage e i muri esterni; devono essere escluse dalle riprese le zone di proprietà di chi abita nel condominio.

Un privato cittadino può monitorare la sicurezza della propria abitazione senza dover richiedere autorizzazioni al Garante della privacy. Unica cosa che dovrà fare è di non riprendere le aree di pubblico passaggio e di informare della presenza delle telecamere con il cartello di avviso.

Quanti giorni le registrazioni delle telecamere sono visionabili?

Per quanto riguarda la conservazione delle immagini di videosorveglianza il Garante per la privacy stabilisce che le immagini possono essere conservate solo per il tempo necessario per cui sono state acquisite, come controllare eventuali danni o effrazioni. 

L’attuale normativa italiana in tema di telecamere a circuito chiuso e durata delle registrazioni fa riferimento al Provvedimento del Garante della Privacy dell’8 aprile 2010. In particolare, il punto 3.4 del Provvedimento stabilisce che si possano conservare le immagini registrate per 24 ore, eventualmente estendibili a 48, salvo alcune eccezioni.

La conservazione delle immagini delle telecamere dei sistemi di sicurezza delle abitazioni private è di due giorni.

Nei luoghi di lavoro, seguendo Provvedimento del Garante della Privacy, le immagini delle telecamere videosorveglianza devono essere cancellate possibilmente entro un giorno, massimo due, attraverso sistemi automatici. Se questo non dovesse avvenire, il datore di lavoro potrebbe cadere in un illecito. 

Queste normative si applicano anche agli esercizi commerciali, visto che i negozi sono luoghi di lavoro. 

Nei luoghi pubblici o nei negozi è vietato collegare telecamere nei bagni, inoltre, un cartello ben visibile deve avvisare della loro presenza.  

Se ci fossero attività investigative in corso, reali esigenze di sicurezza, rischi di furti, rapine, aggressioni, atti vandalici che possano minacciare persone, beni o luoghi pubblici e si abbia la necessità di conservare le immagini delle telecamere più a lungo, si può farne richiesta alla polizia giudiziaria.

Nel caso delle banche, strutture di videosorveglianza con funzioni di pubblica sicurezza e nei condomini, il Garante della privacy ha previsto che le registrazioni si possano conservare per 7 giorni. Chi non rispetta i limiti imposti per la conservazione delle immagini di videosorveglianza, estendendo la durata senza averne fatto richiesta, può incorrere in sanzioni amministrative che vanno dai 20.000 € ai 180.000 €.

Quanto dura la registrazione di una telecamera di videosorveglianza?

In generale la registrazione può durare dalle poche ore, fino a mesi, a seconda del sistema scelto. Se si utilizza una SD card per la registrazione, le riprese durano da qualche ora fino a un massimo di un paio di giorni, con hard disk di un DVR videosorveglianza da 1 settimana ai 30 giorni.

Chi può visionare le immagini della videosorveglianza?

Chi è designato come addetto alla gestione dei filmati è anche l’unico autorizzato a visionarle, a poter garantire l’accesso alle immagini e a decidere se consegnarle a terzi oppure no. Si possono verificare circostanze, infatti, in cui potrebbe rendersi necessario visionare le immagini.

Ad esempio, un condominio che ha installato telecamere di sicurezza ha l’obbligo di nominare un responsabile della privacy, che può essere anche l’amministratore. I filmati devono essere protetti da misure di sicurezza e accessibili solo a persone autorizzate, indicate nei cartelli informativi.

Mettiamo che il condominio in cui è stato messo il sistema di sicurezza con telecamere subisca un furto o atti di vandalismo, in questo caso si ha il diritto di richiedere le riprese video, seguendo delle norme. Bisogna in primis sporgere denuncia. Con il verbale per l’acquisizione delle immagini delle telecamere, prova della ricezione della denuncia, si presenta richiesta scritta per richiedere all’amministratore di poter visionare il filmato.

Visionare le registrazioni delle telecamere da parte della polizia

Se la richiesta per l’acquisizione dei filmati viene fatta dalla polizia giudiziaria, gli istituti di vigilanza privata o dalle forze dell’ordine, nel caso ad esempio, di procedimenti penali, anche il pubblico ufficiale dovrà consegnare una richiesta scritta. Se non presentasse la richiesta scritta per l’acquisizione delle immagini, il responsabile incaricato della privacy ha il diritto di rifiutarsi di consegnarle. Il responsabile per la privacy e della gestione delle registrazioni è l’unico autorizzato a visionarle e a garantire l’accesso dai filmati. Ha facoltà di decidere se consegnarli a terzi oppure no, anche in caso di richiesta della polizia.