Quanti watt deve avere un buon deumidificatore

Quando ci si accorge di avere stanze umide, magari con un forte odore di muffa e una sensazione di “bagnato”, è bene ricorrere all’uso di un deumidificatore, al fine di non favorire disturbi respiratori, asme o allergie varie.

Se, appunto ti troverai a dover usare questo elettrodomestico, una cosa da fare è sicuramente quella di controllare la sua potenza, per magari non acquistare un apparecchio inadeguato.

Per un deumidificatore di piccole dimensioni, la potenza massima assorbita si aggira sui 300-350 W. 

Per stimare i consumi di energia elettrica di questo elettrodomestico, senza utilizzare uno strumento apposito per misurarli, possiamo considerare che l’unità principale per calcolare quanto consuma è il kWh, che corrisponde circa a poco più di tre ore di lavoro di un deumidificatore con una potenza di 300 W. Infatti, 300 W per 3 ore corrispondono a 0,9 kWh.

Sul mercato esistono ottimi apparecchi, che risolvono il problema dell’umidità anche per appartamenti di 100 mq, che possono raccogliere dai 12 ai 20 litri di acqua, sono silenziosi e rispettosi dell’ambiente, e delle bollette ovviamente.

Si possono acquistare sia nei negozi, quelli delle grandi catene di elettrodomestici come Euronics o Mediaworld, ma anche on line su piattaforme come Amazon, potendo scegliere tra numerose soluzioni adatte a tutte le tasche a tutte le metrature della vostra casa.

I prezzi variano dalle 450/500 € per quelli portatili, che possono essere posizionati nelle varie stanze di casa. di grandi dimensioni, a quelli di poche decine di euro posizionabili come soprammobili nelle stanze, che non hanno per altro bisogno di essere collegati ad una presa elettrica.

Come calcolare la grandezza di un deumidificatore?

Per calcolare se per il nostro problema di umidità, sia indicato un deumidificatore più o meno grande dovremo prima avere ben chiaro quanti metri quadrati dovrà coprire, e quanto grave sia il nostro “problema”.

Per esempio, se la stanza misura 2,4 per 2,7 metri, il metraggio totale sarà la moltiplicazione tra questi due valori, per un totale di 6,48 metri quadrati.

Nel caso i nostri ambienti siano di grande metratura, ad esempio una stanza di 45 metri quadrati, avremo bisogno di deumidificatori che abbiano la possibilità di estrarre diversi litri di acqua.

Per condizioni di umidità moderata, avrai bisogno di deumidificatori che riescano ad estrarre 4 litri e mezzo d’acqua, per condizioni di molta umidità, deumidificatori che possano estrarre 5,5 litri di acqua. 

Per condizioni “bagnate”, o “molto bagnate” invece scegli deumidificatori che riescano a estrarre dai 6.6 ai 7,5 litri di acqua.

Nel fare i calcoli per stabilire quale sia per noi il migliore deumidificatore, bisogna tenere presente anche che il grado di umidità può variare con la variazione della temperatura interna della stanza che si vuole asciugare, che può cambiare a seconda della stagionalità ma anche con la posizione in cui la stanza si trova all’interno della casa.

Ci sono in commercio sia condizionatori a parete, più costosi, possono causare danni all’edificio e richiedere una manutenzione più frequente, e inoltre possono risultare rumorosi durante il funzionamento. che portatili, molto più funzionali e convenienti, soprattutto silenziosi e comodi, potendo spostarli e farli funzionare solo nelle stanze in cui serve.

Quanti metri quadri copre un deumidificatore?

La potenza di un buon climatizzatore, e quindi la metratura che può coprire fornendo un ottimo servizio, viene calcolata in BTU, che altro non sono che la metratura della stanza, calcolata in metri cubi, per un coefficiente fisso di 85.

Ad esempio, per una zona giorno di 45 metri quadri e di 2,70 metri di altezza, servono 10.327 BTU: il modello più vicino è 12.000 BTU (circa 3.5 kw di consumo energetico), che sul mercato puoi trovare ad un prezzo che si aggira attorno alle 400/500 €.

Oltre al volume della stanza, ci sono anche altri elementi che fanno propendere per maggiore o minore potenza del miglior condizionatore, ad esempio, alcuni possono essere::

  • l’esposizione della casa rispetto al sole, 
  • il livello di isolamento termico dell’edificio,
  • presenza di ampie superfici vetrate,
  • disposizione interna delle stanze 

(open space, vani scala aperti e molto alti, stanze tutte divise),

  • la valutazione di particolari esigenze della famiglia (ad esempio per la presenza di anziani o persone con problemi respiratori),
  • carichi elettrici da sostenere, per evitare che a pieno regime la potenza assorbita dai vari elettrodomestici faccia saltare il contatore.

La questione quindi è un po’ più complessa di un calcolo sui volumi da raffrescare. Ecco perché è opportuno affidarsi ad un tecnico qualificato per acquistare e installare il giusto  impianto di climatizzazione.

Quando conviene usare il deumidificatore?

Il deumidificatore è un elettrodomestico che serve ad eliminare l’eccesso di umidità presente nell’aria di una stanza che si limita a regolarne il tasso di umidità, rendendola più respirabile.

Attraverso il procedimento di raffreddamento, l’aria raggiunge il punto chiamato “di rugiada” e si condensa sulla superficie fredda dell’evaporatore, andando così poi a scivolare e a convogliare all’interno di un serbatoio o direttamente in un tubo di scarico.

Questo elettrodomestico viene in genere utilizzato per ragioni igieniche, in quanto un’umidità troppo elevata porta alla formazione di muffa, che può comportare anche rischi per la salute umana.

Cosa da non fare è quella di confondere un deumidificatore con un condizionatore. Un deumidificatore rimuove l’umidità in eccesso senza far scendere significativamente la temperatura. Un condizionatore invece riduce l’umidità abbassando significativamente la temperatura.

Ci sono vari tipi di deumidificatori in commercio: i deumidificatori a condensazione e i deumidificatori ad assorbimento (o essiccativi).

I deumidificatori a condensazione, alimentati a compressore, funzionano secondo il principio del frigorifero, ovvero al suo ‘interno è in funzione un impianto di raffreddamento a compressione, che trasporta un refrigerante attraverso due scambiatori di calore: il condensatore e l’evaporatore.

Viene chiamato invece deumidificatore ad assorbimento, quello al cui interno troviamo un’unità di essiccazione ad assorbimento che trasporta l’aria da deumidificare attraverso un rotore di gel di silice che ruota lentamente. Il materiale essiccante attira l’umidità sulla sua superficie, rimuovendola dal flusso d’aria.
Generalmente, la potenza del deumidificatore è di circa 300 W: quindi 0,3 kWh se non meno, dato che dopo la prima ora di utilizzo il consumo diminuisce, quindi possiamo dire che questo elettrodomestico non procura grandi consumi energetici.