Un tubo a LED ha la forma tubolare ed è un dispositivo di illuminazione con prestazioni davvero sorprendenti. Le sue prestazioni sono di gran lunga superiori a quelle di un tubo fluorescente convenzionale.
È possibile scegliere tra vari modelli di luce tubolare a LED. Tuttavia, ci sono alcuni cose da considerare prima di acquistare un tubo a LED.
Come collegare i tubi a LED?
Da quando le lampadine alogene sono diventante la soluzione ideale per l’ambiente domestico, l’illuminazione fluorescente ha avuto la stessa presa sul tubo. Tuttavia, i tubi a LED forniscono un prodotto finale migliore.
Perché passare ai tubi LED? Tanto per cominciare, consumano circa il 40% in meno di energia rispetto ai tubi fluorescenti. Inoltre, durano anche 2 volte di più, con una durata media di circa 50.000 ore.
A differenza della sua controparte fluorescente, il tubo a LED non contiene mercurio. Ciò significa che sono più sicuri e molto più rispettosi dell’ambiente, poiché il mercurio non può essere smaltito utilizzando i metodi convenzionali. Come collegarli? Tramite i seguenti passi:
- Le apparecchiature fluorescenti sono di 2 tipologie: elettroniche o un dispositivo di avviamento con un reattore magnetico. Se non sei sicuro della tipologia in tuo possesso, avvia la fotocamera dello smartphone, puntala verso la luce e scatta una foto. Se lampeggia, allora sei di fronte a un reattore magnetico. Se non sfarfalla, allora è un reattore elettronico.
- Scollega gli accessori dall’alimentazione e rimuovi con cautela il tubo fluorescente.
- Se i tubi illuminazione a LED dispongono di un reattore elettronico, rimuovilo. La mancata rimozione del reattore può potenzialmente danneggiare il tubo LED.
- Scollega i fili dal reattore, rimuovi l’unità e collega i fili sciolti per formare un circuito. Assicurati che le connessioni siano sicure e adeguatamente isolate.
- Se, invece, è un dispositivo di avviamento con un reattore magnetico, è necessario rimuovere il motorino di avviamento. La rimozione del ballast non è necessaria, a meno che non stai sostituendo più di un tubo nello stesso dispositivo. In tal caso, rimuovi la zavorra e collega i fili sciolti per formare un circuito, assicurandoti che tutte le connessioni siano sicure e isolate.
- Il tuo tubo a LED ha una connessione attiva a un’estremità e una connessione neutra all’altra. Assicurati che i cavi corrispondano a questo.
- Monta con cura il tuo nuovissimo tubo LED, che dovrebbe corrispondere alle dimensioni di quello già esistente. Ricollega poi tutto all’alimentazione e prova se le luci si accendono.
Quanto costano i tubi a LED?
Il costo sempre più salato delle bollette energetiche ha reso più importante il concetto di risparmio energetico. Per questo motivo, i consumatori hanno iniziato a dare un’occhiata ai tubi a LED. Ma vale davvero la pena acquistarli?
Dal punto di vista del consumo energetico, indubbiamente sì. Alcuni fattori, però, vanno considerati. Rapportati ai tubi neon come i T8, i quali hanno un’efficienza luminosa compresa fra gli 80 e i 100 lm/w, un tubo LED ne ha una di 105 lm/w. Quindi, a parità di illuminazione, la potenza è minore, quindi il risparmio energetico è evidente.
Ovviamente, il pensiero generale vede un tubo a LED più costoso di una classica lampada fluorescente. Ma quanto lo è?
Tutto dipende dal modello scelto, ma si può dire in linea generale che un tubo a LED costa mediamente da 6 a 10 volte un tubo fluorescente.
Conviene allora pagare 10 volte in più per risparmiare sulla bolletta dell’energia elettrica? Tutto dipende da quante ore viene tenuto acceso un tubo LED.
Ad esempio, utilizzando un tubo led da 120 cm, con potenza assorbita di 12W, la quale equivale a parità di illuminazione a un neon T8 da 120 cm e con potenza di 27W, la spesa sarebbe di 20 euro per il primo e di 4 euro per il secondo.
Se l’energia elettrica che viene risparmiata in un anno è di 24 kWh, in ambito commerciale il costo di ogni kWh è di 0,3 euro. Di conseguenza, il risparmio equivarrebbe a circa 7,2 euro annui, con i costi d’acquisto che verrebbero pareggiati dopo due anni.
Cosa significa neon T8?
Al giorno d’oggi esistono diverse tipologie di neon T8. Sono dei tubi che possono assumere differenti nomi in base alla casa produttrice. Ad esempio, alcuni tipi di neon vengono chiamati “tubi TL-D”, mentre altri Lumilux. L’unica cosa che li accomuna è la categoria di appartenenza, ovvero T8.
Cosa significa questa sigla? Si riferisce al loro diametro, che è di 28 mm. Inoltre presentano un attacco G13, il quale è caratterizzato da due pin distanti tra loro 13 mm.
Questa tipologia di neon è in grado di funzionare senza starter su apparecchi che possiedono un trasformatore elettronico. Invece, per le soluzioni dotate di reattore convenzionale, lo starter diventa necessario per innescare l’accensione.
I tubi a LED T8 stanno gradualmente sostituendo i tubi fluorescenti T8. Nessun problema per chi possiede una vecchia plafoniera poiché sono stati concepiti per sostituirli perfettamente.
Quanto costano i neon a led?
Chiedersi quanto costano i neon a LED è lecito, ma siccome la definizione è equivale a tubo a LED, ossia, un neon led da cm 120, con potenza assorbita di 12W, la spesa si aggira su euro 20,00. Giusto per puntualizzare, il loro prezzo varia in base alla misura e ai lumen.
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